
La visione olistica: il futuro dell’ automazione industriale
“Automazione industriale”: tutti, chi più e chi meno, conoscono questa parola, che cosa rappresenta o l’ambito di applicazione. Tuttavia, scommetto che non hai mai sentito nessuno associare l’espressione “visione olistica” all’automazione industriale.
Da poco, ho aperto questo blog con la pagina Facebook dedicata e subito le domande sono state: “Ma cos’è questa visione olistica” o ancora “Cosa c’entra la visione olistica con l’automazione industriale”?
E’ arrivato il momento di rispondere a queste curiosità e spiegarti in dettaglio il concetto di visione olistica, che guida da anni il mio metodo di lavoro, di formazione e le mie consulenze nell’ambito dell’automazione industriale.
Che cos’è l’olismo?
Immagino che chi conosca il termine “olistico” lo abbia sempre associato ad altri ambiti e mai a macchinari enormi e catene di montaggio.
Il termine “olistico” deriva dal greco “olos”, cioè “tutto, intero, totale” ed indica la totalità e la globalità di qualcosa.
Al contrario di ciò che puoi pensare, il concetto di approccio olistico non ha radici antiche, ma nasce soltanto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Negli anni, i campi di applicazione di questo paradigma si sono moltiplicati, trovando oggi spazio in medicina, psicologia, fisica, filosofia, pedagogia e perfino nel marketing: dunque, come dicevamo prima, nulla a che vedere con metodologie di lavoro, industria, impianti industriali.
Teoria olistica nel quotidiano
Prima di addentrarci nello spiegare la visione olistica nell’automazione industriale, vorrei prendessi dimestichezza con questo concetto. Voglio esporti, perciò, questo esempio dell’ambito culinario, la mia passione, dopo l’automazione industriale. Partiamo dallo zucchero: è un alimento importante, ma se dovessimo preparare un dolce solamente con questo ingrediente, faremmo bene poco. Al contrario, se mescolassimo quello stesso zucchero con delle ottime uova, del burro fresco, della farina e del lievito ed infornassimo il tutto, avremmo una torta squisita. Il gusto di mangiare questa torta sarà nettamente superiore rispetto alla sensazione che avresti provato nell’assaggiare ogni singolo ingrediente, non mescolato con gli altri. O sbaglio?
Ora, ti starai chiedendo: “Cosa c’entra questo esempio con la visione olistica nell’automazione industriale?”.
C’entra: eccome se c’entra.
Anche l’automazione industriale è composta da più “ingredienti”, come qualsiasi ricetta, e conoscerli bene per assemblarli al meglio è fondamentale per un ottimo risultato finale e nel generare un valore aggiunto.
La visione olistica nell’automazione industriale
Definizione di automazione
Partiamo dalla definizione di automazione, nel senso più ristretto del termine: essa identifica l’intera tecnologia che, tramite sistemi di controllo, gestisce macchine e processi. Questa tecnologia è il risultato di più “ingredienti”, cui è composta l’automazione industriale e si identificano in: meccanica, elettronica ed informatica.
I tre ingredienti dell’automazione industriale
Ognuno di questi tre ingredienti è estremamente importante per portare avanti e sviluppare un progetto nell’ambito dell’automazione industriale: la mancanza di uno di essi, provocherebbe la non riuscita del progetto.
Perchè? Per capirlo, vediamoli nel dettaglio.
Le conoscenze meccaniche sono utilizzate per la progettazione, per la costruzione fisica del macchinario e/o dell’ impianto, dunque, per l’assemblaggio di ogni sua singola vite, ruota dentata o nastro che lo compongono.
La macchina, così assemblata e composta, però, non eseguirebbe alcun processo e movimento se non ci fosse l’elettronica, che, tramite la realizzazione di circuiti e sensori, formati da innumerevoli componenti, collegati tra loro da migliaia di fili metallici, consentono la circolazione dell’energia elettrica, motore dell’impianto.
Da ultimo, per il controllo dei macchinari sono stati sviluppati dei dispositivi con lo scopo di sostituire i tradizionali quadri elettromeccanici (composti da relè, temporizzatori, contaimpulsi, ecc.) con degli apparecchi chiamati PLC (Programmable Logic Controller)che si basano sulla conoscenza dell’ informatica.
Attraverso questi dispositivi ci si può collegare alla macchina pur non essendole accanto (da remoto) e farle eseguire azioni “intelligenti”, decise anche in base ad una serie di dati da essa elaborati in tempo reale.
La relazione tra meccanica, elettronica ed informatica
Come puoi aver compreso, le parti che compongono l’automazione industriale sono funzionali tra loro ed inter connesse: l’una è legata all’altra e viceversa. Soltanto una conoscenza di tutti e tre questi “ingredienti” può portare a risultati soddisfacenti e di valore. Presa singolarmente, la meccanica, l’elettronica e l’informatica, hanno un valore limitato per sviluppare un intero progetto di automazione industriale: lo stesso vale per la figura professionale specializzata in una soltanto delle tre discipline, che non ha minime competenze nelle altre.
Il valore aggiunto della visione olistica nell’automazione industriale
Torniamo al nostro esempio di natura culinaria
Un bravo chef dovrebbe conoscere bene tutti gli ingredienti, in modo da sapere quali amalgamare insieme e in quali dosi, così da creare un qualcosa di unico, che abbia un suo gusto pregiato, nel quale risaltino anche i singoli sapori.
Il professionista nell’automazione industriale dovrebbe essere come un bravo chef: dovrebbe avere competenze di meccanica, elettronica ed informatica, in modo da elaborare e sviluppare un progetto unico, ed essere in grado di prevedere anche gli eventuali errori o problemi che si potrebbero verificare nel corso di vita dell’impianto.
L’origine della mia visione olistica
Nei miei anni di esperienza in questo settore sono stato chiamato spesso da imprese per risolvere problemi di varia natura. Arrivato davanti alla macchina, però, il problema è risultato molto spesso essere di tutt’altra specie rispetto a quella anticipata al momento della chiamata. Di certo, se mi fossi focalizzato solamente sulla parte indicatami inizialmente, senza un controllo a 360 gradi, non sarei mai arrivato ad una soluzione o alla causa del problema.
L’aver acquisito una visione olistica dell’automazione industriale mi permette di risolvere i problemi più velocemente, riducendo così soprattutto i costi dovuti all’interruzione del processo produttivo.
Inoltre, nella progettazione e sviluppo di un progetto di automazione industriale, avere competenze e conoscenze allargate ai tre settori mi permette di evidenziare e, quindi, evitare una serie di problemi ancor prima che si verifichino.
Il valore aggiunto
Come avrai capito, la somma del valore delle singole parti da cui è composta l’automazione industriale non sarà mai uguale al valore di un intero progetto. La conoscenza complessiva delle tre aree di automazione innesca dei vantaggi e crea valore per le imprese in termini di prevenzione, costi e tempi: solo i tecnici formati secondo la visione olistica riescono a poter offrire tale valore aggiunto alle imprese, specialmente in questo momento dove la concorrenza è diffusa, il mercato richiede risposte celeri al mercato e i cambiamenti delle esigenze del mercato sono repentini
Dunque, avere una visione olistica dell’ automazione consente di analizzare il macchinario sotto tutti gli aspetti, a 360°, trovando risposte più efficaci e più veloci, aiutando l’imprenditore a ridurre i tempi e i costi, dovuti ad imprevisti tecnici e/o aiutandolo a prevenirli.
La visione olistica nella formazione
Grazie al valore aggiunto che riesco ad offrire alle imprese, ho fatto della visione olistica il mio modus operandi. Inoltre ho trasmesso il mio pensiero ai ragazzi che compongono il team Relisoft e anche alle nuove figure professionali che sto formando attraverso l’Accademia ASA .
Per un futuro che è già presente, cerco di fornire loro quella professionalità globale, visione olistica dell’automazione industriale, che tanto è e sarà ricercata per la sua unicità.
Raccontami…
Ora hai capito perchè ho associato l’automazione industriale alla visione olistica e perchè sia il futuro e il valore aggiunto dell’automazione industriale?
Ti sembra una forzatura associare automazione e olismo?
Forse anche tu hai molti anni di esperienza in questo campo e hai già sviluppato questa visione, ma no l’hai mai associata a questo concetto.
Sarei curioso di sapere cosa ne pensi: scrivimi tramite email, Linkedin o Facebook Messenger nella mia pagina dedicata.
Ultimi articoli

Ragazzi con la valigia nell’automazione industriale
I giovani di oggi che lavorano nell' automazione industriale sono ragazzi con la valigia sempre pronta, preparati ed ambiziosi, proprio come me anni fa...

Fondamenti per avere successo nell’automazione industriale
Troppe volte, nei miei anni di attività, ho visto persone bruciare opportunità di carriera, a causa del loro smisurato senso di onniscenza: non giustificato...

L’automazione industriale spiegata da mio figlio
Spesso è difficile spiegare ai propri figli il lavoro che si svolge ed i sacrifici che facciamo per loro. Ma loro sono spugne e comprendono... Sempre!